Si chiamano Elvira Spatolisano e Stefano Toso e hanno conseguito il dottorato al Politecnico di Milano e alla Cattolica: il Presidente Sergio Mattarella li ha premiati per i loro studi innovativi.
Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza di Sergio Mattarella, la cerimonia di premiazione degli Eni Award 2024. La sedicesima edizione dell’iniziativa che celebra l’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica ha assegnato i riconoscimenti di giovani ricercatori dell’anno a due eccellenze italiane. Si chiamano Elvira Spatolisano e Stefano Toso e il Presidente della Repubblica li ha premiati per i loro studi innovativi.
Chi sono i giovani ricercatori dell’anno agli Eni Award 2024
La calabrese Elvira Spatolisano ha conseguito il dottorato presso il Politecnico di Milano e fa parte di GASP (Group on Advanced Separation Processes & Gas Processing), un gruppo di lavoro coinvolto in attività di ricerca e progetti di purificazione di gas acidi e separazioni a valle di processi bio. Spatolisano è stata premiata per aver condotto uno studio per la valorizzazione dell’idrogeno solforato, un composto spesso presente nel gas naturale, considerato il combustibile fossile più pulito e cruciale nella transizione energetica verso le rinnovabili.
Il genovese Stefano Toso ha condotto il dottorato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia. Nel suo caso, gli studi si sono concentrati sugli alogenuri metallici, una nuova classe di semiconduttori con notevoli proprietà fotovoltaiche e utili per la realizzazione di dispositivi opto-elettronici efficienti. I nanomateriali sviluppati da Toso saranno usati nel fotovoltaico e in settori emergenti come l’informatica quantistica.
La commissione scientifica degli Eni Award 2024 ha assegnato tre premi principali. Il francese Marc Fontecave del College de France ha vinto nella sezione Transizione energetica grazie a una ricerca finalizzata allo sviluppo di sistemi catalitici innovativi per la valorizzazione della CO2 come fonte alternativa di carbonio per la produzione di composti di elevato interesse industriale. Il sudcoreano Nam-Gyu Park della Sungkyunkwan University trionfa nella sezione Frontiere dell’energia per il suo contribuito alla ricerca e allo sviluppo di una classe di nuovi materiali per i dispostivi fotovoltaici che andranno a sostituire il silicio.
Nella sezione Soluzioni ambientali avanzate il chimico tedesco Holger Braunschweig della Julius-Maximilians-Universität Würzburg è stato premiato per la sua ricerca sulla riduzione di rifiuti e di elementi tossici attraverso la funzionalizzazione diretta dell’azoto con elementi leggeri senza metalli di transizione. La sezione Riconoscimento all’innovazione Eni ha premiato ricercatori ed esperti tecnici Eni che hanno sviluppato progetti innovativi su produzione di bio-olio a partire dalla lignina, conversione di bio-feedstock contaminati in prodotti di valore e stoccaggio di energia termica.
Eni Award 2024, i premi per la ricerca in ambiente e energia
La sezione Giovani talenti dall’Africa, dedicata ai giovani ricercatori dal continente africano, ha conferito quattro premi sotto forma di borsa di studio. Favour Agbajor della Durban University of Technology ha sviluppato modelli innovativi che integrano la progettazione e il funzionamento degli edifici con sistemi di energia rinnovabile. Lakhdar Hamidatou dell’Ecole Nationale Polytechnique de Constantine di El Khroub in Algeria ha sviluppato e validato sperimentalmente un kit di raffreddamento rimovibile per pannelli fotovoltaici commerciali, che utilizza materiali a cambiamento di fase a base biologica.
La keniana Petra Kienyiy Chui della Egerton University ha valutato i livelli e stabilito le caratteristiche delle microplastiche e della qualità dell’acqua del fiume Njoro e del lago Nakuru. Nomthandazo Precious Sibiya ancora della Durban University of Technology ha sviluppato una tecnica di separazione a coagulazione magnetica utilizzabile per il trattamento delle acque reflue. La commissione scientifica, infine, ha assegnato la menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship a tre start-up italiane: HBI – Human Based Innovation di Bolzano per la sua tecnologia per il trattamento dei fanghi di depurazione in maniera circolare; SLY di Santa Caterina dello Ionio, in provincia di Catanzaro, per la sua IA che identifica e classifica gli incendi boschivi; RarEarth di Milano per il processo chimico scoperto per il riciclo di terre rare da motori elettrici di veicoli a due ruote.
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ultimo aggiornamento: 28-10-2024